Nessuna speranza in nuove elezioni. Organizzare la resistenza attiva!
Dichiarazione della RKOB, sezione austriaca della RCIT, www.rkob.net, 18.5.2019
1. Il partito di destra populista e razzista FPÖ (Partito della Libertà Austriaco) ha subito una grave crisi nelle ultime 48 ore. Il loro leader Heinz-Christian Strache, che guida il partito da 14 anni, è stato filmato di nascosto mentre, insieme al leader del gruppo parlamentare del partito Johann Gudenus, ha avuto un incontro con presunti finanziatori russi. Con essi ha parlato per sette ore di opportunità di investimento in Austria, consumando nell'occasione molto alcol (e forse altre sostanze). Il contenuto di queste conversazioni è così esplosivo che sia Strache che Gudenus hanno dovuto rassegnare le dimissioni da tutte le posizioni nel governo e nel partito. Strache si è anche dovuto scusare con sua moglie, nel rassegnare le dimissioni, per il suo comportamento nei confronti di una donna russa presente all'incontro. Ma il sessismo di Strache e del suo partito erano ben noti.
2. Il video rivela, oltre agli insulti contro l'attuale Primo Ministro e leader del Partito Popolare Austriaco (ÖVP) Sebastian Kurz, suggerimenti su come elargire donazioni al FPÖ tramite una "istituzione non-profit". Nel video, Strache spiega che molti milionari austriaci, come Heidi Horten, René Benko e Gaston Glock, o grandi aziende come Novomatic, stanno in questo modo già facendo donazioni segrete al FPÖ, così come al ÖVP. In cambio, questi capitalisti ricevono commesse pubbliche e agevolazioni fiscali. In aggiunta, Strache propone agli investitori russi di acquistare il giornale di destra Kronen-Zeitung (il quotidiano più diffuso in Austria). In questo modo, essi dovranno poi sostituire il personale e rendere il giornale un forte sostenitore del solo FPÖ. Strache si riferisce all'ungherese Orban definendolo un modello. Inoltre, Strache offre ai russi l'acquisto di STRABAG, una grande impresa di costruzioni che appoggiava il piccolo partito borghese liberale NEOs. Come contropartita per tutto questo, i presunti imprenditori russi avrebbero ricevuto appalti pubblici.
3. L'FPÖ è comunque in crisi non solamente a causa di questo video. Negli ultimi mesi, diversi funzionari del partito sono diventati noti per le loro relazioni con l'organizzazione di estrema destra Identitäre Movement. In alcuni di questi casi ci sono state anche donazioni a questo movimento. Pochi giorni fa, il leader neonazista austriaco Gottfried Küssel, recentemente uscito di prigione, ha confermato il passato estremista di Strache, dichiarando che a porte chiuse Strache si è messo in posa come fanatico nazionalsocialista. Küssel ha detto che in futuro potrebbe rivelare ulteriori dettagli in merito.
4. Di fronte a una tale crisi del FPÖ, non stupisce che il conservatore Partito Popolare Austriaco chieda nuove elezioni. Sebastian Kurz ha stabilito un tipo di leadership bonapartista all'interno del ÖVP, e ha spinto per una coalizione con l'FPÖ. È nel suo interesse, ora, prendere le distanze pubblicamente dal FPÖ. Kurz ha inoltre calcolato che il suo partito riceverebbe molto consenso in caso di nuove elezioni. Se il risultato elettorale del FPÖ sarà magro, Kurz potrebbe sperare di formare nuovamente una coalizione con l'FPÖ, con rapporti di forza molto migliori a vantaggio dei popolari (qualcosa di simile è accaduto nel 2002). Un simile scenario sarebbe molto favorevole per l'ÖVP.
5. Non dovrebbe sorprendere che i socialdemocratici (SPÖ) e anche molti gruppi di sinistra spingano per nuove elezioni. Ma ciò che è necessario ora non è un nuovo round di elezioni borghesi. Dalle ultime elezioni, il Partito Socialdemocratico si è spostato ancora più a destra. Il movimento operaio austriaco è dominato da una leadership massicciamente borghesizzata. Settori sia delle direzioni sindacali che del SPÖ (il principale partito operaio borghese in Austria) hanno cercato la cooperazione con l'FPÖ. Nel Land di Burgenland e a Linz i socialdemocratici hanno persino formato una coalizione di governo con l'FPÖ. Inoltre, essi hanno sostenuto agli attacchi contro i nostri fratelli musulmani (vedi, la "legge sull'Islam" e il divieto del velo). Se ci fossero elezioni oggi, nessun partito meriterebbe un sostegno.
6. Nell'attuale situazione, la corretta prospettiva è la costruzione di un movimento di resistenza generale. Le "dimostrazioni del giovedì" (manifestazioni antigovernative settimanali) finora sono state molto piccole e caratterizzate da un orientamento largamente piccolo-borghese. Abbiamo bisogno di un movimento di protesta dei lavoratori, che organizzi scioperi politici nei posti di lavoro e nelle scuole. Abbiamo bisogno di un movimento in cui i settori oppressi – giovani, donne, immigrati e musulmani – abbiano un ruolo centrale. Un tale movimento deve essere diretto contro il governo capitalista e la sua politica, e contro il razzismo e l'islamofobia. Allo stesso tempo, si rende cruciale la costruzione di un nuovo partito dei lavoratori. La RKO Befreiung, sezione austriaca della Tendenza Comunista Rivoluzionaria Internazionale (RCIT), fa appello alle forze d'avanguardia per concentrarsi sulla costruzione di un partito di resistenza contro le politiche di austerità neoliberali e contro il razzismo. Diciamo: questo nuovo partito dei lavoratori deve essere basato su un programma rivoluzionario, per organizzare coerentemente questa resistenza. Un tale programma può dare il giusto orientamento per distruggere il sistema capitalista e costruire una società socialista.
7. La RKO Befreiung fa appello a tutti i militanti critici del SPÖ e delle sue organizzazioni affiliate (aree sindacali, organizzazioni giovanili, organizzazioni studentesche universitarie, ecc.) a organizzare una lotta coerente in questa direzione. L'obbiettivo deve essere la costruzione di una corrente di sinistra che stabilisca una stretta cooperazione con tutte le forze progressive nella classe lavoratrice e con tutti i settori oppressi che si trovino fuori dal SPÖ. Infine, si renderà necessaria una scissione dal SPÖ per combattere contro la sua leadership borghese, che si è spinta fino alla collaborazione con l'FPÖ. L'esperienza di una tale lotta può essere preziosa per la costruzione di un nuovo partito dei lavoratori, multinazionale e antimperialista. Non dobbiamo permettere che l'esito della crisi del FPÖ e del governo di destra sia unicamente la convocazione di nuove elezioni. Non abbiamo bisogno di nuove elezioni, ma di costruire insieme una resistenza attiva!